Al giorno d’oggi sono disponibili molti programmi e molte app per fare e ritoccare fotografie. La tentazione di sentirsi tutti un po’ fotografi è grande, ma quanti di noi possono definirsi davvero fotografi? E quanti ancora possono definirsi “fotografi professionisti”? Alcuni dei software più noti possono sembrare semplici da utilizzare, ma solo all’apparenza e solo a un livello prettamente amatoriale. “Ad un colloquio so subito riconoscere chi ha davvero dimestichezza con i programmi e chi invece li conosce solo a livello superficiale, mi basta fare un paio di domande” spiega il fotografo Riccardo Urnato. Un conto è giocare con le fotografie, un conto è lavorarci in ambito professionale. “Photoshop è come un’enciclopedia: per fare la stessa ricerca puoi accontentarti delle risposte banali oppure andare in profondità. Il risultato è completamente diverso” aggiunge. Un’azienda che ha bisogno di fotografie professionali deve rivolgersi a un fotografo professionista, ma non è facile riconoscerlo. Come si distingue un fotografo professionista? E come si riconosce una fotografia professionale? In questo post troverai 10 consigli + 1 per riconoscere una fotografia professionale, senza possibilità di sbagliare.
1. IN UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE L’INQUADRATURA È BEN STUDIATA
Un fotografo professionista non si improvvisa, tutto quello che sa è risultato di studio e di esperienza e la fotografia professionale che realizza ne è la naturale conseguenza. Per prima cosa il fotografo deve studiare gli elementi che ha a disposizione e capire che peso vuole dare a ciascuno di loro. Questo dipende dal tipo di lavoro che gli viene commissionato, dallo scopo della fotografia, dalla sua destinazione finale e dal target previsto. Da questa prima valutazione deriva la seconda: che taglio dare all’immagine e che inquadratura scegliere. La prima cosa da osservare per capire se una fotografia è professionale è esaminare attentamente l’inquadratura. In una fotografia professionale nulla è lasciato al caso.
2. IN UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE LA COMPOSIZIONE È EQUILIBRATA
In una fotografia convivono uno o più soggetti e lo sfondo. Per ottenere una composizione equilibrata, il fotografo professionista deve far capire immediatamente all’osservatore il ruolo dei diversi soggetti. Per riuscirci deve considerare il volume, strettamente legato alle dimensioni, e la posizione nello spazio di tutti gli elementi. I vari oggetti vanno messi in relazione tra loro, il soggetto va messo in relazione all’eventuale co-soggetto, e tutti vanno posizionati sul campo fotografico. In una fotografia professionale tutti gli oggetti sono disposti in maniera ponderata e il fotografo professionista non ha problemi a gestirli. Soggetto e sfondo devono convivere in modo equilibrato, ma tra loro devono necessariamente essere distinti. Per mettere in evidenza un oggetto il fotografo utilizza la messa a fuoco, l’illuminazione e la posizione: il soggetto deve essere a fuoco, ben illuminato e avere un certo peso. È vero che, se ci sono dei problemi negli scatti, un vero professionista è in grado di risolverli in post-produzione, ma bisogna considerare che questo potrebbe comportare dei compromessi. Lavorare bene in fase di ripresa, invece, consente di partire subito con il piede giusto e di ottenere risultati eccellenti. Per questo un fotografo professionista studia bene la composizione prima di iniziare il lavoro. Per una buona post-produzione bisogna avere un buon materiale di partenza.
3. ALLA BASE DI UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE C’È LO STUDIO DEI VOLUMI
Prima di scattare una fotografia commerciale, il fotografo professionista studia bene l’oggetto da rappresentare: deve capire com’è fatto, di che materiale è composto, che particolari vanno evidenziati, cosa va nascosto o ritoccato. La resa di forme, volumi e finiture è alla base di una fotografia professionale. L’illuminazione viene studiata solo in seguito a queste considerazioni preliminari. Un fotografo professionista interpreta tutto questo al meglio.
4. UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE È IL RISULTATO DI UN’ECCELLENTE TECNICA FOTOGRAFICA
Per essere un vero fotografo professionista non basta sapere tutto su tempi e diaframma, messa a fuoco e profondità di campo; non basta conoscere ASA e ISO. Questo si può apprendere seguendo un semplice corso di fotografia. Alla base di una buona fotografia, deve esserci uno studio accurato delle luci, dei materiali e dell’inquadratura. La luce deve essere ben posizionata e interpretata per far risaltare le caratteristiche dell’oggetto o dell’ambiente. I colori e le ombre devono essere naturali e diffondersi in modo organico. Tutto questo è frutto di sensibilità e di anni di esperienza, non di improvvisazione.
5. IN UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE L’ILLUMINAZIONE È REALISTICA
Il fotografo scrive con la luce (il termine fotografia deriva dall’unione delle parole greche “phos” (luce) e “graphè” (disegno, scrittura) e questo dice tutto. Alla base di una fotografia professionale c’è una scelta accurata dell’illuminazione. Quasi sempre nella fotografia commerciale si utilizza la luce artificiale in quanto consente una buona gestione e padronanza. Un fotografo professionale sa che, anche quando lavora con la luce artificiale, deve basarsi sui principi della luce naturale. Solo in questo modo la sua fotografia professionale può offrire risultati realistici. L’utilizzo di luci e di ombre è fondamentale per la riuscita di una buona foto e per creare l’atmosfera desiderata. L’illuminazione non può essere “sbilanciata”. In una fotografia professionale tutto è studiato per offrire piacere e naturalezza.
6. IN UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE LA DEFINIZIONE È ADEGUATA
La qualità di una fotografia non deve variare a seconda delle dimensioni del file o della misura della stampa.
In una fotografia professionale la definizione deve essere adeguata. Una foto in bassa definizione è spesso sinonimo di imperfezioni ed è quasi sempre il prodotto di un fotografo alle prime armi.
7. UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE È REALIZZATA CON ATTREZZATURA PROFESSIONALE
Un fotografo professionista non risparmia. Acquistare attrezzatura di qualità è oneroso in termini economici, ma un professionista vuole garantire il miglior risultato possibile ai propri clienti e sa che per poterlo fare servono investimenti di un certo tipo. C’è anche da dire che strumenti di ultima generazione, con generatori, torce e accessori come bank (a terra o aerei), spot, nidi d’ape e satelliti di luce, consentono di ottenere la massima qualità ottimizzando i tempi di lavorazione. Un fotografo professionista sa che uno scatto fatto bene fin dal principio riduce i tempi della post-produzione. Ecco perché una fotografia professionale è sempre realizzata con un’attrezzatura professionale.
8. UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE È IL RISULTATO DI UN OTTIMO SHOOTING
Un fotografo professionista non ha problemi a lavorare né in studio, né all’aperto. Sa sempre individuare il tipo di illuminazione più indicato. Se è in grado di gestire la luce all’interno tanto più è predisposto a interpretare al meglio la luce all’esterno, a seconda dell’orario e delle condizioni atmosferiche.
9. UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE DEVE ESSERE SEMPRE FEDELE ALL’ORIGINALE, ANCHE SE POST-PRODOTTA
Uno degli accorgimenti che permette di capire subito se una foto è realizzata o meno da un professionista è valutare com’è stata post-prodotta. Oggi c’è una forte tendenza all’esagerazione, si tende ad abusare di tutto: eccesso di saturazione, cromie surreali, cieli fittizi a dir poco improbabili, sfocature sproporzionate. I programmi disponibili consentono delle post-produzioni eccessive ed esagerate, ma è sempre il professionista che decide come usarli. Il fotografo professionista non sa solo usare i programmi, ma sa gestire le possibilità che offrono con sensibilità e buongusto. Un professionista sa valutare caso per caso, sa che può esasperare ma solo entro certi limiti e si rifiuta di proporre certe soluzioni, nemmeno se sa che possono piacere. Un fotografo professionista si ispira sempre e solo alla realtà fotografica e rifiuta di realizzare immagini contro natura se non giustificate. Una fotografia professionale deve sempre rispecchiare la realtà.
10. UNA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE NON È MAI L’UNICA
Un fotografo professionista ha un curriculum e un portfolio. Una foto non è il frutto di un caso, ma il risultato di anni di studio e di esperienza in diversi contesti. Prima di scegliere un fotografo bisogna chiedere informazioni. I clienti a volte giustificano fotografie di scarsa qualità dicendo “Le ha fatte un professionista!”. Bisogna chiarire cosa si intende con “professionista” perché c’è professionista e professionista e il termine non sempre è una garanzia. Prima di scegliere un fotografo bisogna vedere i suoi lavori, informarsi sull’attrezzatura, sullo studio, sul team. Bisogna considerare l’intero processo che porta a un’immagine.
+1
Come abbiamo detto, una fotografia professionale è il risultato di una tecnica fotografica impeccabile, di un’attrezzatura di qualità, di uno studio di un certo livello e di una profonda esperienza. Ma a tutto questo bisogna aggiungere la sensibilità del fotografo professionista e la sua creatività. Queste sono doti che non si possono acquistare e non si possono nemmeno imparare in un corso di fotografia. Ogni fotografo ha il suo tocco, unico e personale, che rende ogni foto originale e irripetibile.
Oggi c’è molta improvvisazione. Per ottenere un lavoro eccellente non si può improvvisare.
Quando si improvvisa, il cliente è banco di prova e paga in prima persona”– Riccardo Urnato
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