L’IMPORTANZA DELLA LUCE NELLA FOTOGRAFIA DI PRODOTTO
La fotografia di prodotto è sicuramente lo scatto più richiesto ad un fotografo pubblicitario o commerciale. Per un’azienda è fondamentale disporre di foto adeguate che rappresentino al meglio gli articoli offerti al pubblico. Generalmente si realizzano scatti still-life, in cui sono assenti sia il contesto che l’elemento umano e l’oggetto è in primo piano, ritratto su sfondo neutro per risaltare il più possibile.
Per realizzare delle buone fotografie commerciali non ci sono delle regole ferree da seguire, la stessa foto può essere scattata in molti modi differenti e non è detto che uno sia corretto e l’altro sbagliato. Le valutazioni dipendono dall’esperienza e dalle conoscenze del fotografo, ma anche dalla sua sensibilità e dai suoi gusti. È sempre il soggetto, però, ad influenzare le scelte di chi scatta. Un bravo fotografo, prima di passare all’azione, sa prendersi tutto il tempo necessario per osservarlo e studiarlo.
Per il buon esito di una foto, l’illuminazione ha un ruolo fondamentale. Non a caso il termine fotografia deriva dall’unione delle parole greche “phos” (luce) e “graphè” (disegno, scrittura) e può essere tradotto con “scrivere con la luce”. Per il fotografo la luce è come un pennello che consente di “disegnare” l’oggetto valorizzandolo. Essa consente di dare un’idea realistica del prodotto sottolineandone la forma, evidenziandone i particolari, rappresentando il colore in modo veritiero e facendo risaltare i materiali. Lo stesso oggetto può apparire in modo completamente diverso se illuminato in un modo o in un altro.
Proviamo a capire quali valutazioni occorre fare per rappresentare al meglio un prodotto servendosi della luce. Qui di seguito sono riportati dei “consigli utili” per lavorare con l’illuminazione. Si tratta di consigli, non di regole, sta al fotografo valutare come farli convivere con le proprie inclinazioni e preferenze.
CONSIGLI, NON REGOLE, PER ILLUMINARE CORRETTAMENTE IL PRODOTTO
1. STUDIO DELL’OGGETTO
A dettare legge è sempre l’oggetto da rappresentare e la luce deve essere stabilita in base ad esso. Per raffigurare un prodotto, è necessario prima di tutto studiarlo: capire com’è fatto, di che materiali è composto, quali particolari sono importanti, i pregi da evidenziare e gli eventuali difetti da nascondere o ritoccare. Questa operazione è fondamentale e richiede del tempo. Solo dopo averlo esaminato, si può ragionare su come raffigurarlo.
Quando il fotografo lavora con un oggetto deve analizzare com’è fatto, forme e volumi, finiture; quando si rapporta con una figura umana, il procedimento è diverso. In un ritratto femminile, ad esempio, la luce può essere completamente diversa a seconda della fisionomia. Se la modella ha lineamenti dolci, difficilmente si usa una luce aggressiva e si preferisce una luce morbida; se invece ha dei tratti decisi con zigomi pronunciati, si opta per una luce che metta in rilievo il chiaroscuro del volto e crei delle linee più dinamiche. Proprio per questo non si possono dare indicazioni a priori, l’unico consiglio utile è quello di lasciarsi guidare dal soggetto e dalla propria sensibilità.
2. SCELTA DEL TIPO DI LUCE
La scelta dell’illuminazione è fondamentale per ottenere un’immagine di qualità. C’è chi preferisce scattare con la luce naturale, ma nella fotografia di prodotto è preferibile optare per la luce artificiale che consente una migliore regolazione e soprattutto di riprodurre le stesse condizioni luminose con intensità costante, indipendentemente dall’orario e dal meteo.
Quando si utilizza la luce artificiale, si può scegliere tra luce flash o continua alogena, in base al tipo di soggetto, allo scopo della foto e all’effetto desiderato. La luce flash permette di bloccare il soggetto e quindi è perfetta quando si ritraggono le persone. La continua alogena, invece, non è adatta alle persone, ma è la soluzione giusta se si desidera, ad esempio, un effetto mosso con soggetto in movimento.
È molto importante tenere presente che, per scattare delle buone foto con risultati realistici, bisogna sempre basarsi sui principi della luce naturale, anche e soprattutto quando si lavora con quella artificiale.
3. STUDIO DELLA LOCATION
La scelta del tipo di illuminazione dipende non solo dal soggetto, ma anche dall’ambiente in cui si svolge lo shooting. Prima di tutto occorre capire se il servizio fotografico si svolge all’esterno o all’interno. Nel primo caso la scelta ricadrà sulla luce flash, compatibile con la luce solare diurna o luce naturale; nel secondo caso, invece, è possibile scegliere tra la luce flash o continua alogena. (link alla pillar page, volendo, al punto in cui si parla di questo argomento)
In linea di massima la luce flash è più versatile e si adatta bene sia in interno che in esterno. Richiede però maggiori investimenti ed è più difficile da controllare perché produce degli scatti di luce e non una luce continua. È anche vero che in studio si possono adottare degli accorgimenti per agevolare il lavoro con il flash, come utilizzare la “luce pilota” che indica la direzione del flash.
Molti fotografi, soprattutto in esterno, optano per la luce naturale. In questo caso, però, bisogna tener presente che si è molto influenzati dall’orario scelto per lo shooting, dalla sua durata e dalle condizioni atmosferiche.
4. SCELTA DEGLI STRUMENTI
Pur essendo vero che “l’attrezzatura non fa il fotografo”, disporre di un’attrezzatura per l’illuminazione completa e all’avanguardia può semplificare le operazioni e contribuire a raggiungere dei buoni risultati. Strumenti di ultima generazione, con generatori, torce e accessori come bank, spot, nidi d’ape e satelliti di luce, consentono di ottenere la massima qualità ottimizzando i tempi di lavorazione. Una fotografia scattata a dovere riduce notevolmente i tempi necessari per la post-produzione.
Naturalmente la scelta dell’attrezzatura dipende dal luogo in cui si svolge il servizio fotografico. Se avviene in studio, si possono utilizzare i bank aerei, un sistema di luci che viaggia su carroponte con luci programmabili e gestibili di decimo in decimo e che offre risultati impossibili con qualsiasi altra fonte luminosa. In studio è possibile creare la luce a proprio piacimento, interpretarla e modificarla in base al soggetto. Con i bank la luce è morbida, con gli spot più dura e aggressiva. Quando si lavora all’esterno non si dispone della stessa quantità di strumenti. Anche per questo motivo è fondamentale la scelta dell’orario perché, in base alla luce del sole e alle condizioni atmosferiche, si possono ottenere risultati diversi.
5. STUDIO DELLA COMPOSIZIONE
Per la buona riuscita di una fotografia è determinante la composizione dell’immagine e lo studio della luce che ne deriva. Anche qui non ci sono regole fisse, bisogna innanzitutto decidere dove posizionare il soggetto. Non deve necessariamente essere in primo piano, può trovarsi anche in secondo o terzo piano. Il modo in cui viene progettata la composizione dipende dalle preferenze del fotografo, dalla sua sensibilità, dalla sua personale propensione nel costruire l’immagine e disporre i soggetti. Con lo stesso contesto possono risultare diverse composizioni e non si può stabilire a priori quale sia preferibile. A volte, scegliendo la soluzione meno comune, la foto diventa più interessante.
6. SCELTA DELLO SFONDO
Anche la scelta dello sfondo è determinata dal soggetto e influisce sull’illuminazione. Soggetto e sfondo devono convivere in maniera armonica, ma obbligatoriamente con uno stacco. Il soggetto, infatti, è sempre la cosa più importante e, con uno sfondo troppo pieno o troppo importante, rischierebbe di passare in secondo piano. Il problema può essere risolto, in caso di necessità, in un secondo momento (ad esempio sfocando lo sfondo), ma è sempre meglio pensarci prima, studiando bene la composizione per tempo. Altro aspetto da non sottovalutare: bisogna sempre fare attenzione a cosa c’è dietro il soggetto ed evitare di lasciare sullo sfondo oggetti che rovinano la foto o creano effetti ridicoli.
UN CONSIGLIO IN PIÙ? FERMARSI A RIFLETTERE
Questi sono alcuni consigli per realizzare una buona fotografia, ma ce n’è uno di fondamentale da tenere sempre presente: qualsiasi foto sia in programma, PRIMA di mettere in azione la macchina fotografica, è fondamentale fermarsi un attimo a riflettere. Pur essendo disponibili sul mercato degli ottimi programmi per il fotoritocco, per ottenere un risultato di qualità, è necessario disporre di un materiale di partenza valido. Per questo, PRIMA di fare una foto, occorre studiare l’oggetto da riprendere e la composizione, valutare attentamente l’illuminazione e l’attrezzatura e, solo alla fine, scattare.
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