L’INTERVISTA
Riccardo Urnato, titolare di Studio Urnato, ci racconta com’è iniziato tutto e ci spiega che cosa, fin dall’inizio della sua carriera, lo ha guidato e gli ha permesso di fare la differenza nel panorama della fotografia commerciale.
QUANDO È INIZIATO TUTTO?
Ho scattato la mia prima foto a tredici anni con la compatta Agfa Optima di mia sorella Annalisa: ho fotografato per gioco il fiume Brenta, in compagnia di un amico. Quando ho osservato le immagini stampate su carta, sono rimasto estasiato all’idea della possibilità che la fotografia offriva di fermare il tempo, di immortalare un attimo, per poi riviverlo tutte le volte che lo desideravo. In quel momento ho capito che quella era la mia strada. A quattordici anni sono andato a bottega in uno studio locale, Studio Bozzetto, e ho iniziato l’apprendistato che è stato fondamentale per la mia professione. Una bella soddisfazione avuta in gioventù è stata quella di essere scelto come fotografo ufficiale della mia brigata nel corso del servizio militare. Molto presto si è sviluppato in me un forte interesse per il mondo della moda, culminato a ventiquattro anni con l’idea di trasferirmi a Milano per lavorare presso lo studio di Giovanni Gastel. Poi in realtà le cose sono andate in modo diverso da come avevo programmato: quando è venuto a mancare mio padre ho deciso di restare in Veneto e ho aperto uno studio di fotografia commerciale assieme a Oscar Simioni, mio cognato e socio in affari, tutt’oggi il mio prezioso braccio destro.
UN AGGETTIVO PER DESCRIVERTI COME FOTOGRAFO.
“Appassionato”. In tutti i lavori la passione è fondamentale perché, unita alla professionalità ti rende responsabile di quello che fai e questo è importantissimo per il cliente, ma nel mio mestiere è necessaria. La riconosci subito, o c’è o non c’è e, senza, non vai da nessuna parte. È la migliore compagna di viaggio perché ti aiuta ad accettare con entusiasmo le sfide in arrivo, ad affrontare i problemi, ad arrivare dove desideri, ad assaporare fino in fondo le soddisfazioni.
QUANDO È EMERSA LA TUA PASSIONE?
Nell’attimo in cui ho scattato la prima foto direi, ma il momento più importante è arrivato a sedici anni, quando finalmente i miei genitori si sono detti disponibili a comprarmi la Vespa. Dopo due anni passati a supplicarli per averla, sul più bello, quando il mio desiderio si stava per realizzare, ho preferito utilizzare il denaro in modo diverso e ho deciso di acquistare la mia prima macchina fotografica, una Nikon F3. Sicuramente quello è stato un segno della mia passione ed è stata una risposta molto importante anche per i miei genitori che hanno capito che il mio non era solo un capriccio momentaneo e che la strada intrapresa era quella giusta per me. Da allora mi hanno sempre incoraggiato.
COSA COMPORTA LA PASSIONE PER I CLIENTI?
Scegliere un fotografo commerciale che lavora con passione, per i clienti è prima di tutto una sicurezza. Se accetto un lavoro è perché ritengo di poterlo portare a termine in modo soddisfacente, non lo faccio solo per guadagnare. Sono molti invece i fotografi che accettano qualsiasi commessa, convincendo i clienti di essere adatti anche se non lo sono. Ai clienti io vendo “una garanzia”: quel che prometto lo mantengo.
COSA COMPORTA NEI CONFRONTI DEI CONCORRENTI?
Faccio fatica a misurare la passione degli altri, è sicuramente più semplice valutare la loro professionalità e le loro capacità. Ritengo, però, che quando uno lavora con passione lo si vede subito, e i suoi risultati si distinguono sempre. È la passione che, aggiunta alle capacità, ti porta ad avere una certa professionalità che poi diventa il tuo principale biglietto da visita.
COSA COMPORTA LA PASSIONE NEL MODO DI LAVORARE DI UN FOTOGRAFO?
La passione si riconosce subito, e non solo al momento dello scatto o della presentazione del risultato finale, ma ancor prima di iniziare il lavoro. Fin dal momento in cui un fotografo acquista la sua attrezzatura, fa la differenza. Quando desideri una macchina più prestante per ottenere un risultato migliore, si tratta di un’ambizione legata alla passione, non ad uno scopo commerciale. Acquistare dell’attrezzatura valida, infatti, è molto oneroso in termini economici. Se io agissi solo per ragioni commerciali e non fossi guidato dalla passione, compierei delle scelte legate più al risparmio che all’ottimizzazione del lavoro. In altre parole: se investi solo nel ritorno economico, certi investimenti non li fai. Se li fai è perché sei un professionista serio che vuole offrire il massimo ai suoi clienti. Un semplice esempio: se volessi risparmiare, in studio potrei limitarmi ad usare i bank a terra e non i bank aerei realizzati su misura con un notevole impegno economico. Ma investimenti diversi portano a dei risultati diversi, su questo non c’è alcun dubbio. Se ragioni in termini solo commerciali non compri il meglio, è la passione a spingerti a pretendere il top.
COME SCEGLI I TUOI COLLABORATORI?
Naturalmente valuto le loro capacità e competenze, ma sicuramente prima di tutto considero la passione che li guida. Per lavorare bene in team, per superare le difficoltà, per arrivare al risultato richiesto senza distrarsi e senza scoraggiarsi, per mirare sempre al meglio rispettando gli standard che noi di Studio Urnato pretendiamo e assicuriamo, i nostri collaboratori devono necessariamente essere guidati dalla passione. Le competenze per fare questo lavoro si possono anche acquisire nel corso del tempo, ma la passione no: quella o ce l’hai o non ce l’hai. Anzi, potrei affermare che con il trascorrere degli anni e affrontando le problematicità che minacciano il nostro settore, la passione viene messa a dura prova. Per questo bisogna necessariamente partire con un surplus iniziale!
CHE VANTAGGI OFFRE LA PASSIONE?
Il cliente deve capire – e noi ci sforziamo di guidarlo in questa consapevolezza – che se noi in studio usiamo un certo tipo di attrezzatura, è lui stesso a trarne dei benefici. Il nostro preventivo può essere più alto rispetto a quello di alcuni concorrenti, ma bisogna considerare tutto quando si confrontano delle ipotesi di spesa. In primis le tempistiche: se impiego metà del tempo a completare un lavoro e lo eseguo meglio, probabilmente alla fine non solo non ti costo di più, ma ti faccio risparmiare!
ACCETTO I CONFRONTI, PURCHÉ AVVENGANO TRA PARI
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