LA POST-PRODUZIONE
REALISTICA O ECCESSIVA?
Nella fotografia commerciale la post-produzione è fondamentale per ottenere dei risultati adeguati alle aspettative. Un fotografo commerciale professionista di un certo livello si riconosce anche in base a come la gestisce. Oggi, grazie ai numerosi programmi di fotoritocco in circolazione, apparentemente semplici da utilizzare, molti correggono le foto da sé pensando di ottenere dei buoni risultati, ma basta avere un minimo di occhio per distinguere un lavoro serio da uno improvvisato. Quando la post-produzione è eccessiva, chiunque, anche senza esperienza nel settore, percepisce qualcosa di strano: magari non sa identificare il problema, ma lo avverte subito.
COS’È LA POST-PRODUZIONE
Quando effettua un servizio, il fotografo commerciale ottiene dei file digitali in formato RAW. Questo termine, che in inglese significa “grezzo, non elaborato”, identifica un formato di archiviazione con cui si raccolgono dati grezzi, che deve necessariamente essere lavorato in post-produzione utilizzando un software complesso, ad uso professionale. Servirsi di questo tipo di file permette di lavorare meglio in post-produzione, ma richiede l’intervento di un professionista.
La post-produzione comprende due fasi. Durante la prima si inizia con l’ottimizzazione del file: si analizza il file e si verifica che sia corretto, si controllano luminosità, contrasto e cromia. Durante la seconda si procede con l’ottimizzazione del soggetto fotografato e quindi si realizzano gli eventuali ritocchi (necessari quando i prodotti ripresi sono dei prototipi), si perfeziona il soggetto e lo si inserisce in un fondo o contesto, se richiesto.
PRIMA FASE: ottimizzazione del file
Analisi del file
Analisi luminosità, contrasto, cromia.
SECONDA FASE: ottimizzazione del soggetto
Eventuali ritocchi
Perfezionamento del soggetto
Inserimento in fondo o contesto
Una buona post-produzione può richiedere anche più tempo dello shooting. Per ottimizzare i tempi a volte è consigliabile riprendere più soggetti e combinarli insieme, anziché intervenire pesantemente con il fotoritocco. Questo è uno dei motivi per cui conviene sempre rivolgersi ad un fotografo commerciale professionista: solo lui, avendo una buona dimestichezza con i programmi di post-produzione e sapendo dove possono arrivare, sa valutare caso per caso come sia preferibile fotografare durante le riprese e che cosa convenga effettuare in post-produzione.

QUANDO È PARTICOLARMENTE UTILE
La post-produzione è molto utile quando in fase di ripresa si presenta una situazione complessa o non facile da gestire. Queste difficoltà possono essere causate dal soggetto, dallo sfondo, dalle condizioni di luce o meteorologiche, ma anche da esigenze particolari del fotografo o del committente.
Il soggetto può essere un prototipo e quindi richiedere dei ritocchi considerevoli da effettuare in fase di post-produzione. Oppure può avere delle necessità particolari, ad esempio può dover essere abbinato ad un altro oggetto non disponibile o non facilmente accostabile in foto oppure abbinabile sì, ma con ombre o riflessi da correggere. In tutti questi casi si possono fare più scatti e unirli in post-produzione.
Per quanto riguarda lo sfondo, esso può essere complesso da fotografare o difficile da riprendere assieme al soggetto. In svariate situazioni può essere preferibile fotografare il soggetto e lo sfondo in momenti diversi e poi unire gli scatti in post-produzione. Si procede allo stesso modo quando è necessario renderizzare il soggetto o lo sfondo.
Anche la luce può richiedere un intervento in post-produzione, ad esempio quando nel giorno scelto per lo shooting non si presentano le condizioni luminose ideali, o sono necessarie situazioni di luce particolari o vanno eliminati ombre e riflessi indesiderati. Se si fotografano due oggetti insieme, ad esempio, può essere che non si voglia vedere il riflesso dell’uno sull’altro e quindi o si ritocca l’immagine o si fotografano i due elementi separati e poi si uniscono i due scatti. Spesso capita che la luce sia adatta al soggetto ma non allo sfondo o viceversa. Oppure può essere che si desideri riprendere un oggetto con un certo tipo di luce e l’ambiente con un altro. Si può ad esempio fotografare un volto illuminandolo con la luce a SPOT e lo sfondo separatamente con una luce diversa, per poi assemblare i due scatti in un secondo momento.
Quando si presentano dei set particolarmente complicati, fotografare tutto in fase di ripresa porterebbe via molto più tempo che gestire oggetti e sfondo separatamente in post-produzione.
In tutti questi casi la post-produzione è la soluzione.
PRIMA

DOPO

I RISCHI: LA POST-PRODUZIONE ECCESSIVA
Oggigiorno, soprattutto in pubblicità, sono sempre più frequenti le foto ritoccate. Se il lavoro di post-produzione è fatto bene, questo non rappresenta un problema e le immagini ne guadagnano in bellezza, armonia, luminosità. Purtroppo, però, i ritocchi sono spesso esagerati e gli effetti del tutto innaturali: in questi casi si parla di “post-produzione eccessiva”. I programmi disponibili al giorno d’oggi consentono di effettuarla anche in tempi brevi e con costi relativamente contenuti, ma i risultati sono del tutto inaccettabili. Una fotografia di qualità, infatti, deve sempre basarsi sulla realtà ed essere fedele all’originale.
L’esempio più eclatante è costituito dalle foto di modelle: volti di donne sessantenni con la pelle di ventenni, corpi ai quali per togliere le imperfezioni sono stati eliminati anche i pori della pelle. La falsità di queste immagini emerge subito, anche agli occhi meno esperti. Il trattamento della pelle è l’aspetto più delicato nella fotografia ritrattistica: la pelle non deve mai sembrare di plastica, pena la serietà del fotografo.
Anche la sfocatura, di cui oggi si abusa, deve corrispondere al principio fotografico. Un fotografo commerciale professionista si ispira sempre e solo alla realtà fotografica e rifiuta di realizzare immagini false o contro natura.
Un conto è la post-produzione complessa che esiste, è fattibile e spesso necessaria per ottenere risultati adeguati alle aspettative o alle necessità, un conto è la post-produzione spinta che va evitata ad ogni costo. Sta alla professionalità del fotografo scegliere come agire e se accettare o meno certi compromessi. Un professionista è consapevole che il cliente non va sempre accontentato, ma va consigliato, e quando si sente dire “Voglio che la modella sia perfetta”, spiega con delicatezza che la realtà si può migliorare, ma non stravolgere.
In conclusione, la post-produzione è importante e spesso fondamentale nel lavoro del fotografo, ma va fatta con criterio e di certo non può essere improvvisata. Occorre fare attenzione quando si valuta a chi affidarsi per ottenere delle fotografie di qualità: una persona in grado di cavarsela con Photoshop non può sostituire un fotografo professionista. Anche nel fotoritocco è necessaria una preparazione adeguata, che offra le conoscenze fondamentali, ma che soprattutto assicuri quel minimo di sensibilità per capire dove si può o non si può arrivare. Pur essendo vero che al giorno d’oggi le attrezzature disponibili consentono di fare di tutto, è anche vero deve essere il professionista a comandarle e a capire fino a dove può spingersi.
RITOCCO MODERATO

RITOCCO ESAGERATO

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